![]() |
G.U.R.S. |
![]() |
G.U.R.I. |
![]() |
Bacheca Lavoro |
![]() |
Autocertificazione |
![]() |
SUAP |
![]() |
Previsioni Meteo |
![]() |
Servizio Civile |
![]() |
Calcolo IMU-TASI |
![]() |
SRR ATO 4 AG EST |
![]() |
Codice Fiscale |
![]() |
Programmi TV |
Principi
Generali
1
Il Comune di
Raffadali
a)
è ente
autonomo locale con rappresentatività generale secondo i principi della
Costituzione, nel rispetto delle leggi della Repubblica italiana, e della
Regione Siciliana;
b)
è ente
democratico che crede nei principi europeistici, della pace e della
solidarietà;
c)
si riconosce
in un sistema statuale unitario di tipo federativo e solidale, basato sul
principio dell’autonomia degli enti locali;
d)
considerata la
peculiare realtà territoriale e sociale in cui si colloca, rivendica per sè e
per gli altri Comuni uno specifico ruolo nella gestione delle risorse
economiche locali, ivi compreso il gettito fiscale, nonchè nell’organizzazione
dei servizi pubblici o di pubblico interesse; ciò nel rispetto del principio
della sussidiarietà, secondo cui la responsabilità pubblica compete
all’autorità territorialmente e funzionalmente più vicina ai cittadini;
e)
valorizza ogni
forma di collaborazione con gli altri enti locali;
f)
realizza, con
i poteri e gli istituti del presente statuto, l’autogoverno della comunità.
Finalità
1
Il Comune
promuove lo sviluppo e il progresso civile, sociale ed economico della comunità
di Raffadali ispirandosi ai valori e agli obiettivi della Costituzione.
2
Il Comune
ricerca la collaborazione e la cooperazione con altri soggetti pubblici e
privati e promuove la partecipazione dei singoli cittadini, delle associazioni
e delle forze sociali ed economiche alla attività amministrativa.
3
In particolare
il Comune ispira la sua azione ai seguenti principi:
a)
rimozione di
tutti gli ostacoli che impediscono l’effettivo sviluppo della persona umana e
l’eguaglianza degli individui;
b)
promozione di
una cultura di pace e cooperazione internazionale e di integrazione razziale;
c)
recupero,
tutela e valorizzazione delle risorse naturali, ambientali, storiche, culturali
e delle tradizioni locali;
d)
tutela attiva
della persona improntata alla solidarietà sociale, in collaborazione con le
associazioni di volontariato e nel quadro di un sistema integrato di sicurezza
sociale. A tal fine sostiene e valorizza l’apporto costruttivo e responsabile
del volontariato e delle libere associazioni;
e)
tutela della
vita umana, della persona e della famiglia, valorizzazione sociale della
maternità e della paternità, assicurando sostegno alla corresponsabilità dei
genitori nell’impegno della cura e dell’educazione dei figli, anche tramite i
servizi sociali ed educativi; garanzia del diritto allo studio e alla
formazione culturale e professionale per tutti in un quadro istituzionale
ispirato alla libertà di educazione;
f)
rispetto e
tutela della diversità etniche, linguistiche, culturali, religiose e politiche,
anche attraverso la promozione dei valori e della cultura della tolleranza;
g)
superamento di
ogni discriminazione tra i sessi, anche tramite la promozione di iniziative che
assicurino condizioni di pari opportunità;
h)
riconoscimento
di pari opportunità professionali, culturali, politiche e sociali fra i sessi;
i)
promozione
delle attività culturali, sportive e del tempo libero della popolazione, con
particolare riguardo alle attività di socializzazione giovanile, e anziana;
j)
promozione della
funzione sociale della iniziativa economica, in particolare nei settori
giovanili, anche attraverso il sostegno economico delle iniziative e delle
forme di associazionismo e cooperazione che garantiscano il superamento degli
squilibri economici, sociali e territoriali
Territorio e
sede comunale
1
Il territorio
del Comune di Raffadali comprende la parte del suolo nazionale indicata nella
planimetria a scala 1:25.000 depositata presso l’ufficio tecnico comunale.
2
Il Palazzo
civico, sede comunale, è ubicato nella via Nazionale.
3
Le adunanze
degli organi elettivi collegiali si svolgono nella sede comunale e nel
palazzetto dello sport. In casi eccezionali e per particolari esigenze, il
consiglio può riunirsi anche in luoghi diversi dalla propria sede.
4
La modifica
della denominazione del Comune può essere disposta dal consiglio previa
consultazione popolare.
5
L’eventuale
spostamento della sede comunale può essere disposta dal consiglio comunale.
6
Il territorio
comunale, constatato che molta parte dei cittadini di Raffadali svolgono la
loro attività lavorativa in territorio appartenenti a Comuni limitrofi, potrà
subire ampliamenti e variazioni attraverso iniziative idonee promosse dal
consiglio comunale che si adopererà anche in direzione di opportuni cambiamenti
favorevoli della legislazione vigente.
7
All’interno
del territorio del Comune non è consentito, per quanto attiene alle
attribuzioni del Comune in materia, l’insediamento di centrali nucleari nè lo
stanziamento o il transito di ordigni bellici nucleari e scorie radioattive.
Stemma e
gonfalone
1
Il Comune
negli atti e nel sigillo si identifica con il nome “Raffadali” e con lo stemma,
così descritto: fondo bianco, con quattro sbarre di colore azzurro alternate
con nove rose in posizione 1.2.3.2.1.
2
Nel cimiero
sorretto da cariatidi alate c’è un cavaliere armato, lancia in resta,
cavalcante un cavallo bianco galoppante nelle fiamme rosse scaturenti da un
monte aperto.
3
Divisa “ad
astra”.
4
Nelle
cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze, accompagnato dal sindaco, o da
chi ne fa le veci, si può esibire il gonfalone comunale.
5
L’uso e la
riproduzione di tali simboli, per fini non istituzionali, sono vietati.
Consiglio
comunale dei ragazzi
1
Il Comune allo
scopo di favorire la partecipazione dei ragazzi alla vita collettiva può
promuovere l’elezione del Consiglio comunale dei ragazzi.
2
Il Consiglio
comunale dei ragazzi ha il compito di deliberare in via consultiva nelle
seguenti materie: politica ambientale, sport, tempo libero, giochi, rapporti
con l’associazionismo, cultura e spettacolo, pubblica istruzione, assistenza ai
giovani e agli anziani, rapporti con l’Unicef.
3
Le modalità di
elezione e il funzionamento del Consiglio comunale dei ragazzi sono stabilite
con apposito regolamento.
Programma e
cooperazione
1
Il Comune
persegue le proprie finalità attraverso gli strumenti della programmazione,
della pubblicità e della trasparenza, avvalendosi dell’apporto delle formazioni
sociali, economiche, sindacali, sportive e culturali operanti sul suo
territorio.
2
Il Comune
ricerca, in modo particolare, la collaborazione e la cooperazione con i Comuni
vicini, con la Provincia di Agrigento, con la Regione Sicilia.
Titolo
II
Ordinamento Strutturale
Organi
1
Sono organi di
governo del Comune il Consiglio comunale, il Sindaco e la Giunta e le
rispettive competenze sono stabilite dalla legge e dal presente Statuto.
2
Il Consiglio
comunale è organo di indirizzo e di controllo politico e amministrativo.
3
Il Sindaco è
responsabile dell’amministrazione ed è il legale rappresentante del Comune;
egli esercita inoltre le funzioni di ufficiale di governo secondo le leggi
dello Stato.
4
La Giunta
collabora col Sindaco nella gestione amministrativa del Comune e svolge attività
propositive e di impulso nei confronti del Consiglio.
Deliberazioni
degli organi collegiali
1
Le
deliberazioni degli organi collegiali sono assunte, di regola, con votazione
palese; sono da assumere a scrutinio segreto le deliberazioni concernenti
persone, quando venga esercitata una facoltà discrezionale fondata
sull’apprezzamento delle qualità soggettive di una persona o sulla valutazione
dell’azione da questi svolta.
2
L’istruttoria
e la documentazione delle proposte di deliberazione avvengono attraverso i
responsabili degli uffici; la verbalizzazione degli atti e delle sedute del
Consiglio e della Giunta è curata dal segretario comunale, secondo le modalità
e i termini stabiliti dal Regolamento per il funzionamento del Consiglio.
3
Il segretario
comunale non partecipa alle sedute quando si trova in stato di incompatibilità:
in tal caso è sostituito in via temporanea dal componente del Consiglio o della
Giunta nominato dal Presidente o dal Sindaco, di norma il più giovane di età.
4
I verbali
delle sedute della Giunta sono firmati dal Sindaco e dal segretario, mentre
quelli delle sedute del Consiglio sono firmati dal presidente del Consiglio
comunale, dal consigliere anziano e dal segretario.
Consiglio
comunale
1
Il Consiglio comunale è dotato di autonomia
funzionale e organizzativa e, rappresentando l’intera comunità, delibera
l’indirizzo politico-amministrativo ed esercita il controllo sulla sua
applicazione.
2
Al Consiglio Comunale per le sue funzioni nonché
per le funzioni delle Commissioni consiliari ed i gruppi consiliari
regolarmente costituiti sono attribuiti:
a)
adeguate
risorse finanziarie;
b)
idonei
locali nella sede comunale unitamente ai servizi e alle attrezzature necessarie
allo svolgimento delle funzioni dei consiglieri;
c)
idoneo personale del Comune, da scegliersi da parte
del Presidente del Consiglio, dei Presidente delle Commissioni e dei Capi
gruppo previo parere del Sindaco e del Segretario Comunale;
3.
L’elezione, la durata in carica, la composizione e
lo scioglimento del Consiglio C.le
Sono regolati dalla legge.
4.
Il Consiglio C.le esercita la potestà e le
competenze stabilite dalla legge e dallo Statuto e svolge le proprie attribuzioni
conformandosi ai principi, alle modalità e alle procedure stabilite nel
presente Statuto e nelle norme regolamentari;
5.
Il Consiglio C.le conforme l’azione complessiva
dell’Ente ai principi di pubblicità, trasparenza e legalità al fine di
assicurare l’imparziale e corretta gestione amministrativa;
6. Gli
atti fondamentali del Consiglio C.le devono contenere l’individuazione degli
obiettivi da raggiungere nonché le modalità di reperimento e di destinazione
delle risorse e degli strumenti necessari;
7.
L’attività del Consiglio C.le è disciplinata da
apposito regolamento che ne stabilisce l’organizzazione ed il funzionamento.
8.
Il Consiglio Comunale ha competenza sui seguenti
atti fondamentali:
a.
Gli Statuti degli Enti e delle Aziende speciali,
Regolamenti (ad eccezione del
regolamento degli Uffici e dei Servizi),
Criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi;
b.
Programmi, relazioni previsionali e programmatiche,
piani finanziari, ad esclusione di
quelli riguardanti singole opere pubbliche ed i programmi di opere pubbliche, i
bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni, gli storni dai fondi tra
capitoli appartenenti a rubriche diverse del bilancio, i conti consuntivi, i
piani territoriali ed urbanistici,i programmi annuali e pluriennali per la loro
attuazione, le eventuali deroghe ad essi, i pareri da rendere nelle dette materie.
c.
Convenzioni tra i Comuni e quelle tra Comuni e
Provincia, Costituzione e modificazione di forme associative.
d.
Istituzione compiti e norme sul funzionamento degli
organismi di decentramento e di partecipazione.
e.
Assunzione diretta dei pubblici servizi, costituzione
di istituzioni e aziende speciali, concessione dei pubblici servizi,
partecipazione dell’Ente locale a società di capitali, affidamento di attività
o servizi mediante convenzione.
f.
Istituzione e ordinamento dei tributi, disciplina
generale delle tariffe per la funzione dei beni e dei servizi.
g.
Indirizzi da osservare da parte delle aziende
pubbliche e degli Enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza.
h.
Contrazioni di mutui, e l’emissioni di prestiti
obbligazionari.
i.
Spese che impegnino i bilanci per gli l’esercizi
successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili e alla
somministrazione e fornitura al Comune di beni e servizi a carattere
continuativo.
9. Le deliberazioni in ordine agli argomenti
di cui al presente articolo non possono essere adottate in via d’urgenza da
altri organi del Comune.
1
Il consiglio,
dopo avere espletato le operazioni di giuramento, convalida e surroga, procede
all’elezione nel suo seno, mediante distinte votazioni ed a maggioranza
assoluta dei suoi componenti, di un presidente e di un vice presidente. In
seconda votazione risultano eletti i candidati che abbiano riportato la
maggioranza semplice.
2
In caso di
assenza o impedimento, il presidente è sostituito dal vice presidente, ed, in
caso di assenza o impedimento di questo, dal consigliere anziano.
3
Il consiglio è
convocato dal presidente, cui spetta la fissazione del giorno dell’adunanza,
nonché la determinazione dell’ordine del giorno, secondo le norme del
regolamento, dando la precedenza, compatibilmente con gli adempimenti previsti
dalla legge e dallo statuto, alle proposte del sindaco.
4
Spetta al
presidente la diramazione dell’avviso di convocazione e l’attivazione delle
commissioni consiliari.
5
Il presidente
presiede il consiglio e dirige il dibattito. Egli ha il compito di mantenere
l’ordine, fare osservare le leggi e i regolamenti e di vigilare sulle
regolarità delle discussioni e delle deliberazioni; ha facoltà di sospendere e
di sciogliere l’adunanza e può, nelle sedute pubbliche, ordinare, dopo aver
dato gli opportuni avvertimenti, che venga espulso chiunque del pubblico sia
causa di disordine.
6
Garantisce le
prerogative e i diritti dei consiglieri e assicura il rispetto dei diritti
delle minoranze.
Se uno o più consiglieri turbano con il loro
comportamento il normale svolgimento dei lavori, il presidente può, dopo
formali e ripetuti richiami, sospendere la seduta.
Se alla ripresa dei lavori continuano i motivi di
turbativa, che hanno determinato la prima sospensione può sospendere
definitivamente la seduta.
a)
dal
Presidente del Consiglio Comunale che lo presiede;
b)
dal
Vice-Presidente del Consiglio C.le;
Commissioni
consiliari permanenti
a.
Commissione Affari Generali, Programmazione;
b.
Commissione Bilancio, Finanze, Patrimonio, Attività
Produttive;
c.
Commissione Urbanistica, Lavori Pubblici, Ambiente
Protezione Civile;
d.
Commissione Servizi Sociali, Scuola, Cultura,
Sport, Tempo Libero;
e.
Commissione di Controllo e di Garanzia;
f.
Commissione, Industria, Commercio, Artigianato,
Lavoro e Cooperazione;
7.
La Commissione, con parere favorevole della maggioranza richiede la consulenza di
esperti esterni indicati dalla Commissione stessa, nell’ambito delle somme disponibili allo
scopo previste in bilancio;
8.
A ciascuna Commissione viene assegnata idonea dotazione organica di personale
per le attività di supporto operativo e risorse finanziarie necessarie per il
funzionamento della stessa;
9.Le
modalità di funzionamento sono stabilite dal regolamento.
10.Le
Commissioni, nelle materie di propria competenza, verificano l’esatto
adempimento degli atti e degli indirizzi politico-amministrativi adottati dal
Consiglio.
Gli
organi esecutivi del Comune sono tenuti ad uniformarsi ai pareri ed alle
proposte dati a riguardo dalle Commissioni consiliari, con riferimento
all’attività di cui al 1° comma, se approvate con maggioranza qualificata dei
4/5 dei componenti.
Le
Commissioni riferiranno al Sindaco e al Consiglio Comunale, trimestralmente,
sull’esito delle proprie attività, per gli adempimenti di propria competenza.
Consiglieri
1.
Lo stato giuridico, le dimissioni
e la sostituzione dei consiglieri sono regolati dalle legge, essi rappresentano
l’intera comunità alla quale costantemente rispondono;
2.
Le funzioni del consigliere
anziano sono esercitate dal consigliere che, nell’elezione a tale carica ha
ottenuto il maggior numero di voti di preferenza. A parità di voti sono
esercitate dal più anziano di età;
3.
I Consiglieri comunali che non
intervengono alle sedute del Consiglio C.le per tre volte consecutive senza
giustificato motivo sono dichiarati decaduti con deliberazione del Consiglio
C.le. A tale riguardo il Presidente del Consiglio Comunale, a seguito
dell’avvenuto accertamento dell’assenza maturata da parte del Consigliere
interessato provvede con comunicazione scritta a comunicargli l’avvio del
procedimento amministrativo. Il consigliere ha facoltà di fare valere le cause
giustificative delle assenze, nonché a fornire al Presidente eventuali
documenti probatori, entro il termine indicato nella comunicazione scritta, che
comunque non può essere inferiore a giorni 5 decorrenti dalla data di
ricevimento. Scaduto quest’ultimo termine, il Consiglio esamina ed infine
delibera, tenuto adeguatamente conto delle cause giustificative presentate da
parte del consigliere interessato.
4.
La decadenza è in ogni caso
dichiarata dal rispettivo Consiglio comunale sentiti gli interessati con
preavviso di 10 giorni;
5. I Consiglieri
Comunali hanno diritto a percepire nei limiti massimi fissati dal decreto
Presidenziale 18/10/2001 n°19 e successive modificazioni un gettone di presenza
per la partecipazione a consigli e commissioni
che, a richiesta, può essere trasformato in una indennità di funzione.
Con regolamento sarà disciplinata l’applicazione di detrazioni in caso di non
giustificata assenza dalle sedute degli Organi Collegiali.
Diritti e
doveri dei consiglieri
1.
I consiglieri hanno diritto di
presentare interrogazioni, Interpellanze, mozioni e proposte di deliberazione.
Il Sindaco è tenuto a rispondere agli atti ispettivi dei consiglieri comunali
entro 30 giorni dalla loro presentazione presso la segreteria comunale;
- delibere di
Consiglio Comunale; delibere di G.M.; determinazioni sindacali e dirigenziali
con i relativi allegati, verbali delle Commissioni consiliari bandi e verbali
di gara ordinanze emesse dal Sindaco, petizioni presentati dai cittadini e ogni
altro atto e documento necessario per l’espletamento del mandato consiliare.
Per facilitare tale compito l’Ufficio di Segreteria deve inviare ogni 15 giorni
al domicilio di ciascun consigliere un elenco contenente l’oggetto di tutti gli
atti prodotti dal Sindaco e dalla G.M. e dai Dirigenti. Le copie di atti e
documenti sono rilasciate gratuitamente.
Gruppi
consiliari
1.
I Consiglieri comunali possono costituirsi in
gruppi, e ne danno comunicazione al Presidente e al Segretario C.le unitamente
alla indicazione del nome del Capo Gruppo.
2.
Qualora non si esercita tale facoltà o nelle more
della designazione i gruppi sono individuati nelle liste che si sono presentate
alle elezioni e relativi capo gruppo nei consiglieri che abbiano riportato il
maggior numero di preferenze purché tali gruppi siano composti da almeno due
membri.
3.
I consiglieri comunali possono costituire gruppi
non corrispondenti alle liste elettorali nei quali sono stati eletti purché
tali gruppi risultino composti da almeno tre membri.
4.
E’ istituita presso il comune di Raffadali, la
conferenza dei capi gruppo finalizzata a: dare ai consiglieri una adeguata e
preventiva informazione sulle questioni da sottoporre al Consiglio; concordare
il calendario dei lavori del Consiglio, l’inserimento degli argomenti
all’o.d.g. il loro aggiornamento nonché i modi e i tempi della discussione. La disciplina, il
funzionamento e le specifiche attribuzioni sono contenute nel regolamento del
Consiglio comunale.
5.
I gruppi consiliari hanno diritto a riunirsi in un
locale comunale, messo a disposizione per tale scopo dal Sindaco.
Sindaco
1
Il Sindaco è
eletto direttamente dai cittadini secondo le modalità stabilite nella legge che
disciplina altresì i casi di ineleggibilità, di incompatibilità, lo stato
giuridico e le cause di cessazione dalla carica.
2
Egli
rappresenta il Comune ed è l’organo responsabile dell’amministrazione,
sovrintende alle verifiche di risultato connesse al funzionamento dei servizi
comunali, impartisce direttive al segretario comunale, al direttore, se
nominato, e ai responsabili degli uffici in ordine agli indirizzi
amministrativi e gestionali, nonché sull’esecuzione degli atti.
3
Il Sindaco
esercita le funzioni attribuitegli dalle leggi, dallo Statuto, dai regolamenti
e sovrintende all’espletamento delle funzioni statali o regionali attribuite al
Comune. Egli ha inoltre competenza e poteri di indirizzo, di vigilanza e
controllo sull’attività degli assessori e delle strutture gestionali ed
esecutive.
4
Al Sindaco,
oltre alle competenze di legge, sono assegnate dal presente Statuto e dai
regolamenti attribuzioni quale organo di amministrazione, di vigilanza e poteri
di autorganizzazione delle competenze connesse all’ufficio.
Attribuzioni
di amministrazione
in particolare il Sindaco:
a)
dirige e
coordina l’attività politica e amministrativa del Comune nonchè l’attività
della Giunta e dei singoli assessori;
b)
promuove e
assume iniziative per concludere accordi di programma con tutti i soggetti
pubblici previsti dalla legge, sentito il Consiglio comunale;
c)
convoca i
comizi per i referendum previsti dall’art.8 del Dlgs 267/2000 e dall’art.3 L.R.
30/2000;
d)
esercita
altresì le altre funzioni attribuitegli quale autorità locale nelle materie
previste da specifiche disposizioni di legge;
e)
emana le
ordinanze contingibili e urgenti nei
casi di emergenza sanitarie o igiene pubblica a carattere esclusivamente locale,
nonchè nei casi di emergenza di cui all’art.50, commi 5 – 6, del Dlgs 267/2000;
f)
nomina il
segretario comunale, scegliendolo nell’apposito albo;
g)
conferisce e
revoca al segretario comunale, le
funzioni di direttore generale nel caso in cui non sia stipulata la convenzione
con altri Comuni per la nomina del direttore;
h)
nomina i
responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisce gli incarichi dirigenziali
e quelli di collaborazione esterna, in base a esigenze effettive e
verificabili.
Attribuzioni
di vigilanza
1
Il Sindaco
nell’esercizio delle sue funzioni di vigilanza acquisisce direttamente presso
tutti gli uffici e servizi le informazioni e gli atti, anche riservati, e può
disporre l’acquisizione di atti, documenti e informazioni presso le aziende
speciali, le istituzioni e le società per azioni, appartenenti all’ente,
tramite i rappresentanti legali delle stesse, informandone il Consiglio
comunale.
2
Egli compie
gli atti conservativi dei diritti del Comune e promuove, direttamente o avvalendosi
del segretario comunale o del direttore se nominato, le indagini e le verifiche
amministrative sull’intera attività del Comune.
3
Il Sindaco
promuove e assume iniziative atte ad assicurare che uffici, servizi, aziende
speciali, istituzioni e società appartenenti al Comune, svolgano le loro
attività secondo gli obiettivi indicati dal Consiglio e in coerenza con gli
indirizzi attuativi espressi dalla Giunta.
1
Il Sindaco
nell’esercizio delle sue funzioni di organizzazione:
a)
propone
argomenti da trattare in Giunta, ne dispone la convocazione e la presiede;
b)
riceve le
interrogazioni e le mozioni da sottoporre al Consiglio in quanto di competenza
consiliare.
Vice Sindaco
1
Il viceSindaco
nominato tale dal Sindaco è l’assessore che ha la delega generale per
l’esercizio di tutte le funzioni del Sindaco, in caso di assenza o impedimento
di quest’ultimo.
2
Il
conferimento delle deleghe rilasciate agli assessori o consiglieri, deve essere
comunicato al Consiglio e agli organi previsti dalla legge, nonchè pubblicato
all’albo pretorio.
Mozione di
sfiducia
1
Il Sindaco e
la Giunta cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di
sfiducia votata per appello nominale dal 65 per cento dei consiglieri assegnati.
2
La mozione di
sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei
consiglieri assegnati ed è posta in discussione non prima di dieci giorni e non
oltre trenta giorni dalla sua presentazione. Se la mozione è approvata ne
consegue l’immediata cessazione degli
organi del Comune.
3
La cessazione dalla carica di Sindaco per
decadenza, dimissioni, rimozione, morte o impedimento permanente comporta la
cessazione dalla carica della rispettiva Giunta ma non del rispettivo Consiglio
che rimane in carica fino a nuove elezioni che si svolgono contestualmente
rispettivamente alle elezioni del Sindaco da effettuare nel primo turno
elettorale utile.
Giunta
comunale
1
La Giunta è
organo di impulso e di gestione amministrativa, collabora col Sindaco al
governo del Comune e impronta la propria attività ai principi della trasparenza
e della efficienza.
2
La Giunta
adotta tutti gli atti idonei al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità
dell’ente nel quadro degli indirizzi generali e in attuazione delle decisioni
fondamentali approvate dal Consiglio comunale. In particolare, la Giunta
esercita le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, definendo gli
obiettivi e i programmi da attuare e adottando gli altri atti rientranti nello
svolgimento di tali funzioni, e verifica la rispondenza dei risultati
dell’attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti.
Composizione
Nomina
1.
Il Vice-Sindaco e gli altri
componenti della Giunta sono nominati dal Sindaco e presentati al Consiglio
Comunale entro 10 giorni successivi all’insediamento.
Funzionamento
della Giunta
a)
Morte;
b)
Dimissioni;
c)
Revoca;
d)
Decadenza.
8. Le
dimissioni sono presentate in forma scritta, depositandole nella Segreteria del Comune o formalizzandole
nella seduta della Giunta. Le dimissioni sono irrevocabili, definitive ed
efficaci dal momento della presentazione e non necessitano di presa d’atto.
9. Il Sindaco può in ogni tempo revocare uno o
più componenti della Giunta. In tal caso
egli deve entro 7 giorni, fornire al Consiglio Comunale circostanziata
relazione sulle ragioni del provvedimento, sulla quale il Consiglio può
esprimere valutazioni.
10.
L’Assessore che non interviene alla
seduta della G.M. avrà decurtata l’indennità di carica pari a una somma che
verrà determinata dalla stessa G.M. -
11. Gli
Assessori singoli decadono dalla carica nei casi previsti dalla legge. Gli
Assessori che non intervengono alle sedute della Giunta per 3 volte consecutive
senza giustificato motivo sono revocati dalla carica con dichiarazione del
Sindaco sentiti gli interessati con preavviso di 10 gg. -
Competenze
1
La Giunta
collabora con il Sindaco nell’amministrazione del Comune e compie tutti gli
atti rientranti nelle funzioni degli organi di governo, che non siano riservati
al Consiglio e non rientrino nelle competenze attribuite al Sindaco, al
Segretario comunale, al direttore e ai responsabili dei settori.
2
La Giunta
opera in modo collegiale, dà attuazione agli indirizzi generali espressi dal
Consiglio e svolge attività propositiva e di impulso nei confronti dello
stesso.
3
La Giunta, in
particolare, nell’esercizio delle attribuzioni di governo e delle funzioni
organizzative:
a)
propone al
Consiglio i regolamenti;
b)
approva i
progetti LL.PP. – forniture e servizi, etc., i programmi esecutivi e tutti i
provvedimenti che non siano riservati dalla legge o dal regolamento di
contabilità ai responsabili dei servizi comunali;
c)
elabora le
linee di indirizzo e predispone le proposte di provvedimenti da sottoporre alle
determinazioni del Consiglio;
d)
assume
attività di iniziativa, di impulso e di raccordo con gli organi di
partecipazione e decentramento;
e)
elabora e
propone al Consiglio i criteri per la determinazione di nuove tariffe;
f)
approva il
regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi nel rispetto dei
criteri generali stabiliti dal Consiglio e le sue modifiche;
g)
fissa la data
di convocazione dei comizi per i referendum e costituisce l’ufficio comunale
per le elezioni, cui è rimesso l’accertamento della regolarità del
procedimento;
h)
esercita,
previa determinazione dei costi e individuazione dei mezzi, funzioni delegate
dalla Provincia, Regione e Stato quando non espressamente attribuite dalla
legge e dallo statuto ad altro organo;
i)
approva gli
accordi di contrattazione decentrata;
j)
decide in
ordine alle controversie sulle competenze funzionali che sorgessero fra gli
organi gestionali dell’ente;
k)
fissa, ai
sensi del regolamento e degli accordi decentrati, i parametri, le metodologie
per misurare la produttività dell’apparato, e dei responsabili dei servizi su
proposta del direttore generale o del Segretario;
l)
determina,
sentiti i revisori dei conti, i misuratori e i modelli di rilevazione del
controllo interno di gestione secondo i principi stabiliti dal Consiglio;
m)
approva il Peg
su proposta del direttore generale o del Segretario
n)
approva:
§
Programma
triennale delle assunzioni.
§
Assunzione del
personale dopo l’esperimento delle procedure concorsuali da parte dei
dirigenti.
§
Contributi,
sovvenzioni, patrocini; individuazione di manifestazioni, spettacoli, attività
sportive, esibizioni di artisti e simili.
§
Transazioni.
§
Perizie di
varianti che importino una maggiore spesa.
§
Indennità di
carica per il Sindaco e assessori.
§
Accettazioni o
rifiuto di lasciti o donazioni.
§
Locazioni
attive e passive.
§
Vendita suolo
e sottosuolo demaniale.
§
Presa d’atto,
contratti di lavoro del personale e determinazione monte spesa da assegnare ai
singoli settori.
§
Liti attive e
passive e costituzione quale parte in procedimenti giudiziari di qualunque
ordine e grado e nomina legale.
Titolo
III
Istituti di partecipazione e diritti dei
cittadini
Partecipazione
popolare
1
Il Comune
promuove e tutela la partecipazione dei cittadini, singoli o associati,
all’amministrazione dell’ente al fine di assicurarne il buon andamento,
l’imparzialità e la trasparenza.
2
La
partecipazione popolare si esprime attraverso l’incentivazione delle forme
associative e di volontariato e il diritto dei singoli cittadini a intervenire
nel procedimento amministrativo.
3
Il Consiglio
comunale predispone e approva un regolamento nel quale vengono definite le
modalità con cui i cittadini possono far valere i diritti e le prerogative previste
dal presente titolo.
Associazionismo
1
Il Comune
riconosce e promuove le forme di associazionismo presenti sul proprio
territorio.
2
A tal fine la
Giunta comunale, a istanza delle interessate, registra le associazioni che
operano sul territorio comunale, ivi comprese le sezioni locali di associazioni
a rilevanza sovracomunale.
3
Allo scopo di
ottenere la registrazione è necessario che l’associazione depositi in Comune
copia dello statuto e comunichi la sede e il nominativo del legale
rappresentante.
4
Non è ammesso
il riconoscimento di associazioni segrete o aventi caratteristiche non
compatibili con indirizzi generali espressi dalla Costituzione, dalle norme
vigenti e dal presente statuto.
5
Le
associazioni registrate devono presentare annualmente al Comune il loro
bilancio.
6
Il Comune può
promuovere e istituire la consulta delle associazioni.
Diritti
delle associazioni
1
Ciascun
associazione registrata ha diritto, per il tramite del legale rappresentante o
suo delegato, di accedere ai relativi dati di cui è in possesso
l’amministrazione e di essere consultata, a richiesta, in merito alle
iniziative dell’ente nel settore in cui essa opera.
2
Le scelte
amministrative che incidono sull’attività delle associazioni devono essere
precedute dall’acquisizione di pareri espressi dagli organi collegiali delle
stesse.
3
I pareri
devono pervenire all’ente nei termini stabiliti nella richiesta, che in ogni
caso non devono essere inferiori a due giorni.
Contributi
alle associazioni
1
Il Comune può
erogare alle associazioni, con esclusione dei partiti politici, contributi
economici da destinarsi allo svolgimento dell’attività associativa.
2
Il Comune può
altresì mettere a disposizione delle associazioni, di cui al comma precedente,
a titolo di contributi in natura, strutture, beni o servizi in modo gratuito.
3
Le modalità di
erogazione dei contributi o di godimento delle strutture, beni o servizi
dell’ente è stabilita nell’apposito regolamento, in modo da garantire a tutte
le associazioni pari opportunità.
4
Il Comune può
gestire servizi in collaborazione con le associazioni di volontariato
riconosciute a livello nazionale e inserite nell’apposito albo regionale,
l’erogazione dei contributi e le modalità della collaborazione verranno
stabilite in apposito regolamento.
5
Le
associazioni che hanno ricevuto contributi in denaro o natura dall’ente devono
redigere al termine di ogni anno apposito rendiconto che ne evidenzi l’impiego.
Volontariato
1
Il Comune promuove
forme di volontariato per un coinvolgimento della popolazione in attività volte
al miglioramento della qualità della vita personale, civile e sociale, in
particolare delle fasce in costante rischio di emarginazione, nonchè per la
tutela dell’ambiente.
2
Il Comune
garantisce che le prestazioni di attività volontarie e gratuite nell’interesse
collettivo e ritenute di importanza generale abbiano i mezzi necessari per la
loro migliore riuscita e siano tutelate sotto l’aspetto infortunistico.
Consultazioni
1
L’amministrazione
comunale può indire consultazioni della popolazione allo scopo di acquisire
pareri e proposte in merito all’attività amministrativa.
2
Le forme di
tali consultazioni sono stabilite in apposito regolamento.
Petizioni
1
Chiunque,
anche se non residente nel territorio comunale, può rivolgersi in forma
collettiva agli organi dell’amministrazione per sollecitarne l’intervento su
questioni di interesse Comune o per esporre esigenze di natura collettiva.
2
La raccolta di
adesioni può avvenire senza formalità di sorta in calce al testo comprendente
le richieste che sono rivolte all’amministrazione.
3
La petizione è
inoltrata al Sindaco il quale, entro cinque giorni, la assegna in esame
all’organo competente e ne invia copia ai gruppi presenti in Consiglio
comunale.
4
Se la
petizione è sottoscritta da almeno cento persone l’organo competente deve
pronunciarsi in merito entro 30 giorni dal ricevimento.
5
Il contenuto
della decisione dell’organo competente, unitamente al testo della petizione, è
pubblicizzato mediante affissione negli appositi spazi e, comunque, in modo
tale da permetterne la conoscenza a tutti i firmatari che risiedono nel
territorio del Comune.
6
Ciascun
consigliere può chiedere che il testo della petizione sia posto in discussione
nella prossima seduta del Consiglio comunale, da convocarsi entro cinque
giorni.
Proposte
1
Qualora un
numero di elettori del Comune non inferiore al 2%, avanzi al Sindaco proposte
per l’adozione di atti amministrativi di competenza dell’ente e tali proposte
siano sufficientemente dettagliate in modo da non lasciare dubbi sulla natura
dell’atto e il suo contenuto dispositivo, il Sindaco, ottenuto il parere dei
responsabili dei servizi interessati e del segretario comunale, trasmette la
proposta unitamente ai pareri all’organo competente e ai gruppi presenti in
Consiglio comunale entro 20 giorni dal ricevimento.
2
L’organo
competente può sentire i proponenti e deve adottare le sue determinazioni in
via formale entro 30 giorni dal ricevimento della proposta.
3
Le
determinazioni di cui al comma precedente sono pubblicate negli appositi spazi
e sono comunicate formalmente ai primi tre firmatari della proposta.
Referendum
1
Un numero di
elettori residenti non inferiore al 10% degli iscritti nelle liste elettorali
può chiedere che vengano indetti referendum in tutte le materie di competenza
comunale.
2
Non possono
essere indetti referendum in materia di tributi locali e di tariffe, di
attività amministrative vincolate da leggi statali o regionali e quando sullo
stesso argomento è già stato indetto un referendum nell’ultimo quinquennio.
Sono inoltre escluse dalla potestà referendaria le seguenti materie:
a)
Statuto
comunale;
b)
Regolamento
del Consiglio comunale;
c)
Piano
Regolatore Generale e strumenti urbanistici attuativi.
3
Il quesito da
sottoporre agli elettori deve essere di immediata comprensione e tale da non
ingenerare equivoci.
4
Sono ammesse
richieste di referendum anche in ordine all’oggetto di atti amministrativi già
approvati dagli organi competenti del Comune, a eccezione di quelli relativi
alle materie di cui al precedente comma 2.
5
Il Consiglio
comunale approva un regolamento nel quale vengono stabilite le procedure di
ammissibilità, le modalità di raccolta delle firme, lo svolgimento delle
consultazioni, la loro validità e la proclamazione del risultato.
6
Il Consiglio
comunale deve prendere atto del risultato della consultazione referendaria
entro venti giorni dalla proclamazione dei risultati e provvedere con atto
formale in merito all’oggetto della stessa.
7
Non si procede
agli adempimenti del comma precedente se non ha partecipato alle consultazioni
almeno un terzo degli aventi diritto.
8
Il mancato
recepimento delle indicazioni approvate dai cittadini nella consultazione
referendaria deve essere adeguatamente motivato e deliberato dalla maggioranza
assoluta dei consiglieri comunali.
9
Nel caso in
cui la proposta, sottoposta a referendum, sia approvata dalla maggioranza
assoluta degli aventi diritto al voto, il Consiglio comunale e la Giunta non
possono assumere decisioni contrastanti con essa.
Accesso agli
atti
1
Ciascun
cittadino ha libero accesso alla consultazione degli atti dell’amministrazione
comunale e dei soggetti, anche privati, che gestiscono servizi pubblici.
2
Possono essere
sottratti alla consultazione soltanto gli atti che esplicite disposizioni
legislative dichiarano riservati o sottoposti a limiti di divulgazione.
3
La
consultazione degli atti di cui al primo comma, deve avvenire senza particolari
formalità, con richiesta motivata dell’interessato, nei tempi stabiliti
dall’apposito vigente regolamento
comunale.
4
In caso di
diniego devono essere esplicitamente citati gli articoli di legge che
impediscono la divulgazione dell’atto richiesto.
5
Il regolamento
stabilisce i tempi e le modalità per l’esercizio dei diritti previsti nel
presente articolo.
Diritto di
informazione
1
Tutti gli atti
dell’amministrazione, a esclusione di quelli aventi destinatario determinato,
sono pubblici e devono essere adeguatamente pubblicizzati.
2
La
pubblicazione avviene, di norma, mediante affissione in apposito spazio,
facilmente accessibile a tutti, situato nell’atrio del palazzo comunale e su
indicazione del Sindaco in appositi spazi, a ciò destinati.
3
L’affissione
viene curata dal segretario comunale che si avvale di un messo e, su
attestazione di questi, certifica l’avvenuta pubblicazione.
4
Gli atti
aventi destinatario determinato devono essere notificati all’interessato.
5
Inoltre, per
gli atti più importanti, individuati nel regolamento, deve essere disposta
l’affissione negli spazi pubblicitari e ogni altro mezzo necessario a darne
opportuna divulgazione.
Istanze
1
Chiunque,
singolo o associato, può rivolgere al Sindaco interrogazioni in merito a specifici
problemi o aspetti dell’attività amministrativa.
2
La risposta
all’interrogazione deve essere motivata e fornita entro trenta giorni
dall’interrogazione.
Nomina
3.
La
designazione del Difensore Civico deve avvenire tra persone che per
preparazione ed esperienza professionale (anche in supporto ad Enti pubblici)
diano ampia garanzia di indipendenza, probità e competenza nelle materia che la
legge assegna al difensore civico e siano in possesso del Diploma di Laurea.
4.Sono eleggibili anche i cittadini che abbiano
ricoperto almeno per due mandati la carica di consigliere comunale o per almeno
dieci anni siano stati funzionari dell’Amministrazione pubblica nella qualifica
apicale;
Decadenza
1
Il difensore
civico decade dal suo incarico nel caso sopravvenga una condizione che ne
osterebbe la nomina o nel caso egli tratti privatamente cause inerenti
l’amministrazione comunale.
2
La decadenza è
pronunciata dal Consiglio comunale.
3
Il difensore
civico può essere revocato dal suo incarico per gravi motivi con deliberazione
assunta a maggioranza dei 2/3 dei consiglieri.
4
In ipotesi di
surroga, per revoca, decadenza o dimissioni, prima che termini la scadenza
naturale dell’incarico, sarà il Consiglio comunale a provvedere alla nuova
nomina. Il nuovo eletto rimane in carica per la parte residua di tempo fino al
compimento del quinquennio.
Funzioni
1
Il difensore
civico ha il compito di intervenire presso gli organi e uffici del Comune allo
scopo di garantire l’osservanza del presente statuto e dei regolamenti
comunali, nonchè il rispetto dei diritti dei cittadini italiani e stranieri.
2
Il difensore
civico deve intervenire dietro richiesta degli interessati o per iniziativa
propria ogni volta che ritiene sia stata violata la legge, lo statuto, o il
regolamento.
3
Il difensore
civico deve provvedere affinchè la violazione, per quanto possibile, venga
eliminata e può dare consigli e indicazioni alla parte offesa affinchè la
stessa possa tutelare i propri diritti e interessi nelle forme di legge.
4
Il difensore
civico deve inoltre vigilare affinchè a tutti i cittadini siano riconosciuti i
medesimi diritti.
5
Il difensore
civico deve garantire il proprio interessamento a vantaggio di chiunque si
rivolga a lui; egli deve essere disponibile per il pubblico nel suo ufficio
almeno due giorni alla settimana.
6
Egli svolge,
inoltre, tutte le funzioni che le leggi regionali gli riservano.
Facoltà e
prerogative
1
L’ufficio del
difensore civico ha sede presso idonei locali messi a disposizione
dell’amministrazione comunale, unitamente ai servizi e alle attrezzature
necessarie allo svolgimento del suo incarico.
2
Il difensore
civico nell’esercizio del suo mandato può consultare gli atti e i documenti in
possesso dell’amministrazione comunale e dei concessori di pubblici servizi.
3
Egli inoltre
può convocare il responsabile del servizio interessato e richiedergli
documenti, notizie e chiarimenti.
4
Il difensore
civico riferisce entro trenta giorni l’esito del proprio operato, per iscritto,
al cittadino che gli ha richiesto l’intervento e segnala agli organi comunali
le disfunzioni, i ritardi riscontrati.
5
Il difensore
civico può altresì invitare l’organo competente ad adottare gli atti
amministrativi che reputa opportuni, concordandone eventualmente il contenuto.
6
Al difensore
civico, sarà data preventiva comunicazione delle sedute pubbliche del Consiglio
Comunale, delle Commissioni consiliari, delle commissioni concorsuali, delle
aste pubbliche, licitazioni private e appalti concorso. E’ sua facoltà
parteciparvi, senza diritto di intervento e di voto.
Relazione
annuale
1
Il difensore
civico presenta ogni anno, entro il mese di marzo, la relazione relativa
all’attività svolta nell’anno precedente, illustrando le disfunzioni e i
ritardi riscontrati e formulando i suggerimenti che ritiene più opportuni allo
scopo di eliminarli.
2
Il difensore
civico nella relazione di cui al primo comma può altresì indicare proposte
rivolte a migliorare il funzionamento dell’attività amministrativa e
l’efficienza dei servizi pubblici, nonchè a garantire l’imparzialità delle
decisioni.
3
La relazione
deve essere affissa all’albo pretorio, trasmessa a tutti i consiglieri comunali
e discussa entro 30 giorni in Consiglio comunale.
4
Tutte le volte
che ne ravvisa l’opportunità, il difensore civico può segnalare singoli casi o
questioni al Sindaco il quale valuterà di investire il Consiglio comunale.
Indennità di
funzione
1
Al difensore
civico è corrisposta una indennità di funzione il cui importo è determinato dal
Consiglio comunale all’atto della nomina e non può essere comunque superiore a
quella spettante all’Assessore. L’indennità non può essere modificata nel corso
del mandato.
1
Chiunque sia
portatore di un diritto o di un interesse legittimo coinvolto in un
procedimento amministrativo ha facoltà di intervenirvi, tranne che nei casi
espressamente previsti dalla legge o dal regolamento.
2
L’Amministrazione
comunale deve rendere pubblico il nome del funzionario responsabile della
procedura, di colui che è delegato ad adottare le decisioni in merito e il
termine entro cui le decisioni devono essere adottate.
1
Nel caso di
procedimenti a istanza di parte il soggetto che ha presentato l’istanza può
chiedere di essere sentito dal funzionario o dall’amministratore che deve
pronunciarsi in merito.
2
Il funzionario
o l’amministratore devono sentire l’interessato entro 30 giorni dalla richiesta
o nel termine inferiore stabilito dal regolamento.
3
A ogni istanza
rivolta a ottenere l’emanazione di un atto o provvedimento amministrativo deve
essere data opportuna risposta per iscritto nel termine stabilito dal
regolamento, comunque non superiore a sessanta giorni.
4
Nel caso
l’atto o provvedimento richiesto possa incidere negativamente su diritti o
interessi legittimi di altri soggetti il funzionario responsabile deve dare
loro comunicazione della richiesta ricevuta.
5
Tali soggetti
possono inviare all’Amministrazione istanze, memorie, proposte o produrre
documenti entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione.
1
Nel caso di
procedimenti a impulso d’ufficio il funzionario responsabile deve darne
comunicazione ai soggetti i quali siano portatori di diritti o interessi
legittimi che possano essere pregiudicati dall’adozione dell’atto
amministrativo, indicando il termine non minore di quindici giorni, salvo i
casi di particolare urgenza individuati
dal regolamento, entro il quale gli interessati possono presentare istanze,
memorie proposte o produrre documenti.
2
I soggetti
interessati possono altresì, nello stesso termine chiedere, di essere sentiti
personalmente dal funzionario responsabile o dall’Amministrazione che deve
pronunciarsi in merito.
3
Qualora per
l’elevato numero degli interessati sia particolarmente gravosa la comunicazione
personale di cui al primo comma è consentito sostituirla con la pubblicazione
all’Albo Pretorio del Comune e sulla G.U.R.S.
1
Nei casi
previsti dai due articoli precedenti, e sempre che siano state puntualmente
osservate le procedure ivi previste, il contenuto volitivo dell’atto può
risultare da un accordo tra il soggetto privato interessato e l’organo
competente del Comune.
2
In tal caso è
necessario che di tale accordo sia dato atto nella premessa e che il contenuto
dell’accordo medesimo sia comunque tale da garantire il pubblico interesse e
l’imparzialità dell’Amministrazione.
1
Il Comune
informa la propria attività amministrativa ai principi di democrazia, di
partecipazione, di trasparenza, di efficienza, di efficacia, di economicità e
di semplicità delle procedure.
2
Gli organi di
governo del Comune e i dipendenti responsabili dei servizi sono tenuti a
provvedere sulle istanze degli interessati nei modi e nei termini stabiliti dalla
legge, dal presente statuto e dai regolamenti di attuazione.
3
Il Comune,
allo scopo di soddisfare le esigenze dei cittadini, attua le forme di
partecipazione previste dal presente statuto, nonché forme di cooperazione con
altri Comuni e con la Provincia.
1
Il Comune può
istituire e gestire servizi pubblici che abbiano per oggetto produzione di beni
e servizi o l’esercizio di attività rivolte a perseguire fini sociali e a
promuovere lo sviluppo economico e civile dalla comunità locale.
2
I servizi da
gestirsi con diritto di privativa sono stabiliti dalla legge.
Forme di
gestione dei servizi pubblici
1
Il Consiglio
Comunale può deliberare l’istituzione e l’esercizio dei pubblici servizi
nelle forme previste dall’art. 113 del
Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali di cui al D.Lgs.
18/08/2000, n.. 267, nel testo sostituito dall’art. 35 della legge 28/12/2001,
n. 448, ove compatibile con le attribuzioni previste dallo statuto per la
Regione Siciliana e delle relative norme
di attuazione, e 113/bis del medesimo Testo Unico, come introdotto dal comma 15
del medesimo art. 35 della stessa legge di modifica.
2
Il Comune può
partecipare a società per azioni, a prevalente capitale pubblico per la gestione
di servizi che la legge non riserva in via esclusiva al Comune.
3
Il Comune può
altresì dare impulso e partecipare, anche indirettamente, ad attività
economiche connesse ai suoi fini istituzionali avvalendosi dei principi degli
strumenti di diritto Comune.
4
I poteri, a
eccezione del referendum, che il presente statuto riconosce ai cittadini nei
confronti degli atti del Comune sono estesi anche agli atti delle aziende
speciali, delle istituzioni e delle società di capitali a maggioranza pubblica.
1
Il Consiglio
Comunale può deliberare la costituzione di aziende speciali, dotate di
personalità giuridica e di autonomia gestionale e imprenditoriale, e ne approva
lo Statuto.
2
Le aziende
speciali informano la loro attività a criteri di trasparenza, di efficacia, di
efficienza e di economicità e hanno l’obbligo del pareggio finanziario ed
economico da conseguire attraverso l’equilibrio dei costi e dei ricavi, ivi
compresi i trasferimenti.
3
I servizi di
competenza delle aziende speciali possono essere esercitati anche al di fuori
del territorio comunale, previa stipulazione di accordi tesi a garantire
l’economicità e la migliore qualità dei servizi.
1
Lo Statuto
delle aziende speciali ne disciplina la struttura, il funzionamento, le
attività e i controlli.
2
Sono organi
delle aziende speciali il Consiglio di Amministrazione, il Presidente, il
Direttore e il Collegio di revisione.
3
Il Presidente
e gli Amministratori delle aziende speciali sono nominati dal Sindaco fra le persone in possesso dei requisiti di
eleggibilità a consigliere comunale dotate di speciale competenza tecnica o
amministrativa per studi compiuti, per funzioni esercitate presso aziende
pubbliche o private o per uffici ricoperti.
4
Il Direttore è
assunto per pubblico concorso, salvo i casi previsti dal T.U. 2578/25 in
presenza dei quali si può procedere alla chiamata diretta.
5
Il Consiglio
Comunale provvede alla nomina del collegio dei revisori dei conti, conferisce
il capitale di dotazione e determina gli indirizzi e le finalità
dell’Amministrazione delle aziende, ivi compresi i criteri generali per la
determinazione delle tariffe per la fruizione dei beni o servizi.
6
Il Consiglio
Comunale approva altresì i bilanci annuali e pluriennali, i programmi e il
conto consuntivo delle aziende speciali ed esercita la vigilanza sul loro
operato.
7
Gli
Amministratori delle aziende speciali possono essere revocati soltanto per
gravi violazioni di legge, documentata inefficienza o difformità rispetto agli
indirizzi e alle finalità dell’Amministrazione approvate dal Consiglio
Comunale.
1
Le istituzioni
sono organismi strumentali del Comune per l’esercizio di servizi sociali,
dotati di personalità giuridica, di autonomia gestionale e di proprio statuto
approvato dal Consiglio Comunale.
2
Sono organi
delle istituzioni il Consiglio di Amministrazione, il Presidente, il Direttore
e il revisore.
3
Si applicano
le disposizioni dei commi 3 e seguenti dell’art.51.
1
Il Consiglio
Comunale può approvare la partecipazione dell’Ente a società per azioni o a
responsabilità limitata per la gestione di servizi pubblici, eventualmente
provvedendo anche alla loro costituzione.
2
L’atto
costitutivo, lo Statuto o l’acquisto di quote o azioni devono essere approvati
dal Consiglio Comunale e deve in ogni caso essere garantita la
rappresentatività dei soggetti pubblici negli organi di amministrazione.
3
Il Comune
sceglie i propri rappresentanti tra soggetti di specifica competenza tecnica e
professionale e nel concorrere agli atti gestionali considera gli interessi dei
consumatori e degli utenti.
4
I consiglieri
comunali non possono essere nominati nei consigli di amministrazione delle
società per azioni o a responsabilità limitata.
5
Il Sindaco o
un suo delegato partecipa all’assemblea dei soci in rappresentanza dell’ente.
6
Il Consiglio
Comunale provvede a verificare annualmente l’andamento della società per azioni
o a responsabilità limitata e a controllare che l’interesse della collettività
sia adeguatamente tutelato nell’ambito dell’attività esercitata dalla società
medesima.
1
Il Consiglio
Comunale, su proposta della Giunta, delibera apposite convenzioni da stipularsi
con amministrazioni statali, altri enti pubblici o con privati al fine di
fornire in modo coordinato servizi pubblici.
2
Le convenzioni
devono stabilire i fini, la durata, le forme di consultazione degli enti
contraenti, i loro rapporti finanziari e i reciproci obblighi e garanzie.
1
Il Comune può
partecipare alla costituzione di consorzi con altri enti locali per la gestione
associata di uno o più servizi secondo le norme previste per le aziende
speciali in quanto applicabili.
2
A questo fine
il Consiglio comunale approva, a maggioranza assoluta dei componenti, una
convenzione ai sensi del precedente articolo, unitamente allo statuto del
consorzio.
3
La convenzione
deve prevedere l’obbligo a carico del consorzio della trasmissione al Comune
degli atti fondamentali che dovranno essere pubblicati con le modalità
stabilite dalla legge.
4
Il Sindaco o
un suo delegato fa parte dell’assemblea del consorzio con responsabilità pari
alla quota di partecipazione fissata dalla convocazione e dallo statuto del
consorzio.
Titolo
V
Uffici e Personale
Principi
strutturali e organizzativi
1
L’amministrazione
del Comune si esplica mediante il perseguimento di obiettivi specifici e deve
essere improntata ai seguenti principi:
a)
una organizzazione del lavoro per progetti,
obiettivi e programmi;
b)
l’analisi e l’individuazione delle produttività e
dei carichi funzionali di lavoro e del grado di efficacia dell’attività svolta
da ciascun elemento dell’apparato;
c)
l’individuazione di responsabilità strettamente
collegata all’ambito di autonomia decisionale dei soggetti;
d)
il superamento della separazione rigida delle
competenze nella divisione del lavoro e il conseguimento della massima
flessibilità delle strutture e del personale e della massima collaborazione tra
gli uffici.
Organizzazione
degli uffici e del personale
1
Il Comune
disciplina con appositi atti la dotazione organica del personale e, in
conformità alle norme del presente statuto, l’organizzazione degli uffici e dei
servizi sulla base della distinzione tra funzione politica e di controllo
attribuita al Consiglio comunale, al Sindaco e alla Giunta e funzione di
gestione amministrativa attribuita al direttore generale e ai responsabili
degli uffici e dei servizi.
2
Gli uffici
sono organizzati secondo i principi di autonomia, trasparenza ed efficienza e
criteri di funzionalità, economicità di gestione e flessibilità della
struttura.
3
I servizi e
gli uffici operano sulla base della individuazione delle esigenze dei
cittadini, adeguando costantemente la propria azione amministrativa e i servizi
offerti, verificandone la rispondenza ai bisogni e l’economicità.
4
Gli orari dei
servizi aperti al pubblico vengono fissati per il miglior soddisfacimento delle
esigenze dei cittadini.
Regolamento
degli uffici e dei servizi
1
Il Comune
attraverso il regolamento di organizzazione stabilisce le norme generali per
l’organizzazione e il funzionamento degli uffici e, in particolare, le
attribuzioni e le responsabilità di ciascuna struttura organizzativa, i
rapporti reciproci tra uffici e servizi e tra questi, il segretario o il
direttore e gli organi amministrativi.
2
I regolamenti
si uniformano al principio secondo cui agli organi di governo è attribuita la
funzione politica di indirizzo e di controllo, intesa come potestà di stabilire
in piena autonomia obiettivi e finalità dell’azione amministrativa in ciascun
settore e di verificarne il conseguimento; al segretario o al direttore e ai
funzionari responsabili spetta, ai fini del perseguimento degli obiettivi
assegnati, il compito di definire, congruamente con i fini istituzionali, gli
obiettivi più operativi e la gestione amministrativa, tecnica e contabile
secondo principi di professionalità e responsabilità.
3
L’organizzazione
del Comune si articola in settori e uffici o unità operative che sono
aggregate, secondo criteri di omogeneità, possono essere istituite inoltre
unità di progetto e uffici di staff, come disposto dall’apposito regolamento
dell’ordinamento degli uffici e dei servizi.
4
Il Comune
recepisce e applica gli accordi collettivi nazionali approvati nelle forme di
legge e tutela la libera organizzazione sindacale dei dipendenti stipulando con
le rappresentanze sindacali gli accordi collettivi decentrati ai sensi delle
norme di legge e contrattuali in vigore.
Diritti e
doveri dei dipendenti
1
I dipendenti
comunali, inquadrati in ruoli organici e ordinati secondo qualifiche funzionali
in conformità alla disciplina generale sullo stato giuridico e il trattamento
economico del personale stabilito dalla legge e dagli accordi collettivi
nazionali, svolgono la propria attività al servizio e nell’interesse dei
cittadini.
2
Ogni
dipendente comunale è tenuto ad assolvere con correttezza e tempestività agli
incarichi di competenza dei relativi uffici e servizi e, nel rispetto delle
competenze dei rispettivi ruoli, a raggiungere gli obiettivi assegnati. Egli è
altresì direttamente responsabile verso il segretario o il direttore, il
responsabile degli uffici e dei servizi e l’amministrazione degli atti compiuti
e dei risultati conseguiti nell’esercizio delle proprie funzioni.
3
Il regolamento
dell’ordinamento degli uffici e dei servizi prevede le modalità con le quali il
Comune promuove l’aggiornamento e l’elevazione professionale del personale,
assicura condizioni di lavoro idonee a preservarne la salute e l’integrità
psicofisica e garantisce pieno ed effettivo esercizio delle libertà e dei
diritti sindacali.
4
L’approvazione
dei ruoli dei tributi e dei canoni nonchè la stipulazione, in rappresentanza
dell’ente, dei contratti già approvati, compete al personale responsabile delle
singole aree e dei diversi servizi, nel rispetto delle direttive impartite dal
Sindaco, dal segretario o dal direttore e dagli organi collegiali.
5
Il personale
di cui al precedente comma provvede altresì al rilascio delle autorizzazioni
commerciali, di polizia amministrativa, nonchè delle autorizzazioni, delle
concessioni edilizie e alla pronuncia delle ordinanze di natura non
contingibili e urgente.
1. Il Sindaco, può
nominare un direttore generale, nel rispetto delle disposizioni di cui al 4°
comma dell’art.51 bis della legge 142/90, introdotto dall’art. 6 della legge
127/97, recepito dalla L.R. 07/09/98, n°23.
Compiti del
direttore generale
1
Il direttore
generale provvede ad attuare gli indirizzi agli obiettivi stabiliti dagli
organi di governo dell’ente secondo le direttive che, a tale riguardo, gli
impartirà il Sindaco.
2
Il direttore
generale sovraintende alle gestioni dell’ente perseguendo livelli ottimali di
efficacia ed efficienza tra i responsabili di servizio che allo stesso tempo
rispondono nell’esercizio delle funzioni loro assegnate.
3
La durata
dell’incarico non può eccedere quella del mandato elettorale del Sindaco che
può precedere alla sua revoca nel caso in cui non riesca a raggiungere gli
obiettivi fissati o quando sorga contrasto con le linee di politica
amministrativa della Giunta, nonchè in ogni altro caso di grave opportunità.
Funzioni del
direttore generale
1
Il direttore
generale predispone la proposta di piano esecutivo di gestione e del piano
dettagliato degli obiettivi previsto dalle norme della contabilità, sulla base
degli indirizzi forniti dal Sindaco e dalla Giunta comunale.
2
Egli in
particolare esercita le seguenti funzioni:
a)
predispone,
sulla base delle direttive stabilite dal Sindaco, programmi organizzativi o di
attuazione, relazioni o studi particolari;
b)
organizza e
dirige il personale, coerentemente con gli indirizzi funzionali stabiliti dal
Sindaco e dalla Giunta;
c)
verifica
l’efficacia e l’efficienza dell’attività degli uffici e del personale a essi
preposto;
d)
promuove i
procedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili di settore ed adotta
le sanzioni sulla base di quanto prescrive il regolamento, in armonia con le
previsioni dei contratti collettivi di lavoro;
e)
autorizza le
missioni, le prestazioni di lavoro straordinario, i congedi, i permessi dei
responsabili di settore ;
f)
emana gli atti
di esecuzione delle deliberazioni non demandati alla competenza del Sindaco o
dei responsabili di settore; gestisce i processi di mobilità intersettoriale
del personale;
g)
riesamina
annualmente, sentiti i responsabili dei settori, l’assetto organizzativo
dell’ente e la distribuzione dell’organico effettivo, proponendo alla Giunta e
al Sindaco eventuali provvedimenti in merito;
Responsabili
di Settore
1
La copertura
di posti di responsabili di settore, di qualifiche dirigenziali o di altra
specializzazione, può avvenire mediante contratto a tempo determinato di
diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto
privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire.
S’intendono richiamati i commi 5 bis, 6 e 7
dell’art. 51 della legge 142/90 recepita dalla legge regionale 11/12/91, n. 48
e modificata dall’art. 2, comma 3, della legge regionale 7 settembre 1998, n.
23, ed integrata dalla legge regionale 23.12.2000, n. 30.
2
I responsabili
dei Settori così come individuati e nominati con atto sindacale provvedono a
organizzare gli uffici e i servizi del Settore di appartenenza in base alle
indicazioni ricevute dal direttore generale se nominato, ovvero dal Segretario
e secondo le direttive impartite dal Sindaco e dalla Giunta comunale.
3
Essi
nell’ambito delle competenze loro assegnate provvedono a gestire l’attività
dell’ente e ad attuare gli indirizzi e a raggiungere gli obiettivi indicati dal
direttore, se nominato, dal Sindaco e dalla Giunta comunale.
Responsabilità
penale, civile, contabile e polizze assicurative di amministratori, dirigenti e
personale comunale
1
Per gli
amministratori, segretario generale, i vertici burocratici e gli incaricati di
posizioni organizzative viene contratta polizza assicurativa, comprensiva
dell’assistenza legale per coprire la responsabilità civile, penale e
contabile. A tal fine occorre il nesso con l’attività d’ufficio, l’assenza di
dolo o colpa grave e la mancanza di conflitto d’interessi.
2
Il Comune
assume, altresì, l’onere per l’assicurazione a copertura dei rischi a carico dei
dipendenti comunali incaricati dalla progettazione di opere pubbliche o per
altre finalità dell’Ente.
3
Gli oneri di
spesa per tutto il personale dipendente del Comune sono assunti sin dall’inizio
dall’Ente. Il legale deve essere solo uno e di comune gradimento sia
all’impiegato che all’Ente.
Funzioni dei
responsabili di Settore
1
I responsabili
dei Settori stipulano in rappresentanza dell’Ente i contratti già deliberati,
approvano i ruoli dei tributi e dei canoni, gestiscono le procedure di appalto
e di concorso e provvedono agli atti di gestione finanziaria, ivi compresa
l’assunzione degli impegni di spesa sulla base del PEG.
2
Essi
provvedono altresì al rilascio delle autorizzazioni o concessioni e svolgono
inoltre le seguenti funzioni:
a)
presiedono le
commissioni di gara e di concorso, assumono le responsabilità dei relativi
procedimenti e propongono alla Giunta la designazione degli altri membri;
b)
rilasciano le
attestazioni e le certificazioni;
c)
emettono le
comunicazioni, i verbali, le diffide e ogni altro atto costituente
manifestazione di giudizio e di conoscenza, ivi compresi, ad esempio, i bandi
di gara e gli avvisi di pubblicazione degli strumenti urbanistici;
d)
provvedono
alle autenticazioni e alle legalizzazioni;
e)
pronunciano le
ordinanze di demolizione dei manufatti abusivi e ne curano l’esecuzione;
f)
emettono le
ordinanze di ingiunzione di pagamento di sanzioni amministrative e dispongono
l’applicazione delle sanzioni accessorie nell’ambito delle direttive impartite
dal Sindaco;
g)
pronunciano le
altre ordinanze previste da norme di legge o di regolamento a eccezione di
quelle contingibili ed urgenti;
h)
promuovono i
procedimenti disciplinari nei confronti del personale a essi sottoposto e
adottano le sanzioni nei limiti e con le procedure previste dalla legge e dal
regolamento;
i)
provvedono a
dare pronta esecuzione alle deliberazioni della Giunta e del Consiglio e alle
direttive impartite dal Sindaco e dal direttore;
j)
forniscono al
direttore nei termini di cui al regolamento di contabilità gli elementi per la
predisposizione della proposta di piano esecutivo di gestione;
k)
autorizzano le
prestazioni di lavoro straordinario, le ferie, i recuperi, le missioni del
personale dipendente secondo le direttive impartite dal direttore e dal
Sindaco;
l)
concedono le
licenze agli obiettori di coscienza in servizio presso il Comune;
m)
rispondono,
nei confronti del direttore generale, del mancato raggiungimento degli
obiettivi loro assegnati.
3
I responsabili
di settore possono delegare le funzioni che precedono al personale a essi
sottoposto, pur rimanendo completamente responsabili del regolare adempimento
dei compiti loro assegnati.
Collaborazioni
esterne
1
Il regolamento
dell’ordinamento degli uffici e dei servizi può prevedere collaborazioni
esterne, ad alto contenuto di professionalità, con rapporto di lavoro autonomo
per obiettivi determinati e con convenzioni a termine.
2
Le norme
regolamentari per il conferimento degli incarichi di collaborazione devono
stabilirne la durata, che non potrà essere superiore alla durata del mandato, e
i criteri per la determinazione del relativo trattamento economico.
Ufficio di
indirizzo e di controllo
1
Il Regolamento
può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del
Sindaco,della Giunta comunale o degli assessori, per l’esercizio delle funzioni
di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge, costituiti da
dipendenti dell’ente o da collaboratori assunti a tempo determinato purchè
l’ente non sia dissestato e/o non versi nelle situazioni strutturate
deficitarie.
Controllo
interno
1
Il Comune
istituisce e attua i controlli interni disciplinati dall’art.147 del D.Lgs
267/2000, la cui organizzazione è svolta anche in deroga agli altri principi
indicati dall’art.1, comma 2, del D.Lgs 30/07/1999 N.286.
2
Spetta al
regolamento di contabilità, al regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei
servizi o ad apposito specifico regolamento, la disciplina delle modalità di
funzionamento degli strumenti di controllo interno, nonchè delle forme di convenzionamento
con altri comuni e di incarichi esterni.
Segretario
comunale
1
Il Segretario
comunale è nominato dal Sindaco, da cui dipende funzionalmente ed è scelto
nell’apposito albo.
2
Il Consiglio
comunale può approvare la stipulazione di convenzioni con altri comuni per la
gestione consortile dell’ufficio del segretario comunale.
3
Lo stato
giuridico e il trattamento economico del segretario comunale sono stabiliti
dalla legge e dalla contrattazione collettiva.
4
Il segretario
comunale presta consulenza giuridica agli organi del Comune, ai singoli
consiglieri e agli uffici.
Funzioni del
segretario comunale
1
Il segretario
comunale partecipa alle riunioni di Giunta e del Consiglio e ne redige i
verbali che sottoscrive rispettivamente insieme al Sindaco ed al presidente del
Consiglio comunale ed al consigliere anziano.
2
Il segretario
comunale può partecipare a commissioni di studio e di lavoro interne all’ente
e, con l’autorizzazione del Sindaco, a quelle esterne; egli, su richiesta,
formula i pareri ed esprime valutazioni in ordine tecnico-giuridico al
Consiglio, alla Giunta, al Sindaco, agli assessori e ai singoli consiglieri.
3
Egli presiede
l’ufficio comunale per le elezioni in occasione delle consultazioni popolari e
dei referendum e riceve le dimissioni del Sindaco, degli assessori o dei
consiglieri nonchè le proposte di revoca e la mozione di sfiducia.
4
Il segretario
comunale roga i contratti del Comune, nei quali l’ente è parte, quando non sia
necessaria l’assistenza di un notaio, e autentica le scrittura private e gli
atti unilaterali nell’interesse dell’ente, ed esercita infine ogni altra
funzione attribuitagli dallo statuto o dal regolamento conferitagli dal
Sindaco.
Vicesegretario
comunale
Abrogato.
Responsabilità
degli amministratori e del personale
1
Per gli
amministratori e il personale del Comune si osservano le disposizioni vigenti
in materia di responsabilità degli impiegati civili dello Stato.
2
Gli
amministratori ed i dipendenti comunali sono tenuti a risarcire al Comune i
danni derivanti da violazioni di obblighi di servizio.
3
Il Sindaco, il
viceSindaco, il segretario comunale, il responsabile del servizio, che vengano
a conoscenza, direttamente o in seguito al rapporto a cui sono tenuti gli
organi inferiori, di fatti che diano luogo a responsabilità ai sensi del
precedente comma 2, devono farne denuncia al Procuratore generale della Corte
dei Conti, indicando tutti gli elementi raccolti per l’accertamento della
responsabilità e la determinazione dei danni.
4
Gli
amministratori ed i dipendenti comunali che, nell’esercizio delle funzioni loro
conferite dalle leggi, e dai regolamenti, cagionino ad altri un danno ingiusto,
sono personalmente obbligati a risarcirlo.
5
Ove il Comune
abbia corrisposto al terzo, l’ammontare del danno cagionato dall’amministratore
o dal dipendente, si rivale agendo contro questi ultimi a norma del precedente
articolo.
6
Il tesoriere
ed ogni altro agente contabile che abbia maneggio di pubblico denaro o sia
incaricato della gestione dei beni del Comune, nonchè coloro che sono delegati
negli incarichi attribuiti ai detti agenti, devono rendere conto della loro
gestione.
Ordinamento
1
L’ordinamento
della finanza del Comune è riservato alla legge e, nei limiti da essa previsti,
dal regolamento.
2
Nell’ambito
della finanza pubblica il Comune è titolare di autonomia finanziaria fondata su
certezza di risorse proprie e trasferite.
3
Il Comune, in
conformità delle leggi vigenti in materia, è altresì titolare di potestà
impositiva autonoma nel campo delle imposte, delle tasse e delle tariffe, e ha
un proprio demanio e patrimonio.
Attività
finanziaria del Comune
1
Le entrate
finanziarie del Comune sono costituite da imposte proprie, addizionali e
compartecipazioni a imposte erariali e regionali, tasse e diritti per servizi
pubblici, trasferimenti erariali, trasferimenti regionali, altre entrate
proprie anche di natura patrimoniale, risorse per investimenti e da ogni altra
entrata stabilita per legge o regolamento.
2
I
trasferimenti erariali e regionali sono destinati a garantire i servizi
pubblici comunali indispensabili; le entrate fiscali finanziano i servizi
pubblici ritenuti necessari per lo sviluppo della comunità e integrano la
contribuzione erariale per l’erogazione dei servizi pubblici indispensabili.
3
Nell’ambito
delle facoltà concesse dalla legge il Comune istituisce, sopprime e
regolamenta, con deliberazione consiliare, imposte, tasse e tariffe.
4
La potestà
impositiva in materia tributaria viene svolta dal Comune, nel rispetto dei
principi dettati dalla legge 27 luglio 2000 n.212, mediante adeguamento dei
relativi atti amministrativi. In particolare, l’organo competente a rispondere
all’istituto dell’interpello è individuato nel dirigente responsabile del
tributo.
5
Il Comune
applica le imposte tenendo conto della capacità contributiva dei soggetti
passivi secondo i principi di progressività stabiliti dalla Costituzione e
applica le tariffe in modo da privilegiare le categorie più deboli della
popolazione.
Amministrazione
dei beni comunali
1
Il Sindaco
dispone la compilazione dell’inventario dei beni demaniali e patrimoniali del
Comune da rivedersi, annualmente ed è responsabile, unitamente al segretario e
al ragioniere del Comune dell’esattezza dell’inventario, delle successive
aggiunte e modificazioni e della conservazione dei titoli, atti, carte e
scritture relativi al patrimonio.
2
I beni
patrimoniali comunali non utilizzati in proprio e non destinati a funzioni
sociali ai sensi del titolo secondo del presente statuto devono, di regola,
essere dati in affitto; i beni demaniali possono essere concessi in uso con
canoni la cui tariffa è determinata dalla Giunta comunale.
3
Le somme provenienti
dall’alienazione di beni, da lasciti, donazioni, riscossioni di crediti o,
comunque, da cespiti da investirsi a patrimonio, debbono essere impiegate in
titoli nominativi dello Stato o nella estinzione di passività onerose e nel
miglioramento del patrimonio o nella realizzazione di opere pubbliche.
Bilancio
comunale
1
L’ordinamento
contabile del Comune è riservato alla legge dello Stato e, nei limiti da questa
fissati, al regolamento di contabilità.
2
La gestione
finanziaria del Comune si svolge in base al bilancio annuale di previsione
redatto in termini di competenza, deliberato dal Consiglio comunale entro il
termine stabilito dal regolamento, osservando i principi della universalità,
unità, annualità, veridicità, pubblicità, dell’integrità e del pareggio
economico e finanziario.
3
Il bilancio e
gli allegati prescritti dalla legge devono essere redatti in modo da
consentirne la lettura per programmi, servizi e interventi.
4
Gli impegni di
spesa, per essere efficaci, devono contenere il visto di regolarità contabile
attestante la relativa copertura finanziaria da parte del responsabile del
servizio finanziario. L’apposizione del visto rende esecutivo l’atto adottato.
5
La Giunta Municipale nel termine di 20 giorni dalla
esecutività della delibera che approva il bilancio provvede all’approvazione
del P.E.G. -
Rendiconto
della gestione
1
I fatti
gestionali sono rilevati mediante contabilità finanziaria ed economica e
dimostrati nel rendiconto comprendente il conto del bilancio il conto economico
e il conto del patrimonio.
2
Il rendiconto
è deliberato dal Consiglio comunale entro il 30 giugno dell’anno successivo.
3
La Giunta
comunale allega al rendiconto una relazione illustrativa con cui esprime le
valutazioni di efficacia dell’azione condotta sulla base dei risultati
conseguiti in rapporto ai programmi e ai costi sostenuti, nonchè la relazione
del collegio dei revisori dei conti.
Attività
contrattuale
1
Il Comune, per
il perseguimento dei suoi fini istituzionali, provvede mediante contratti agli
appalti di lavori, alle forniture di beni e servizi, alle vendite, agli
acquisti a titolo oneroso, alle permute e alle locazioni.
2
La
stipulazione dei contratti deve essere preceduta dalla determinazione del
responsabile procedimento di spesa.
3
La
determinazione deve indicare il fine che con il contratto si intende
perseguire, l’oggetto, la forma e le clausole ritenute essenziali nonché le
modalità di scelta del contraente in base alle disposizioni vigenti.
Revisore dei
conti/Collegio dei revisori dei conti
1
Il Consiglio
comunale elegge il collegio dei revisori dei conti secondo i criteri stabiliti
dalla legge.
2
L’organo di
revisione ha diritto di accesso agli atti e documenti dell’ente, dura in carica
tre anni, è rieleggibile per una sola volta ed è revocabile per inadempienza
nonchè quando ricorrono gravi motivi che influiscono negativamente
sull’espletamento del mandato.
3
L’organo di
revisione collabora con il Consiglio comunale nella sua funzione di controllo e
di indirizzo, esercita la vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria
della gestione dell’ente e attesta la corrispondenza del rendiconto alle
risultanze della gestione, redigendo apposita relazione, che accompagna la
proposta di deliberazione consiliare del rendiconto del bilancio.
4
Nella
relazione di cui al precedente comma l’organo di revisione esprime rilievi e
proposte tendenti a conseguire una migliore efficienza, produttività ed
economicità della gestione.
5
L’organo di
revisione, ove riscontri gravi irregolarità nella gestione dell’ente, ne
riferisce immediatamente al Consiglio.
6
L’organo di
revisione risponde della verità delle sue attestazioni e adempie ai doveri con
la diligenza del mandatario e del buon padre di famiglia.
Tesoreria
1
Il Comune ha
un servizio di tesoreria che comprende:
a)
la riscossione
di tutte le entrate, di pertinenza comunale, versate dai debitori in base a
ordini di incasso e liste di carico e dal concessionario del servizio di
riscossione dei tributi;
b)
la riscossione
di qualsiasi altra somma spettante di cui il tesoriere è tenuto a dare
comunicazione all’ente entro 15 giorni;
c)
il pagamento
delle spese ordinate mediante mandati di pagamento nei limiti degli
stanziamenti di bilancio e dei fondi di cassa disponibili;
d)
il pagamento,
anche in mancanza dei relativi mandati, delle rate di ammortamento di mutui,
dei contributi previdenziali e delle altre somme stabilite dalla legge.
2
I rapporti del
Comune con il tesoriere sono regolati dalla legge, dal regolamento di
contabilità nonchè da apposita convenzione.
Controllo
economico della gestione
1
I responsabili
degli uffici e dei servizi possono essere chiamati a eseguire operazioni di
controllo economico-finanziario per verificare la rispondenza della gestione
dei fondi loro assegnati dal bilancio e agli obiettivi fissati dalla Giunta e
dal Consiglio.
2
Le operazioni
eseguite e le loro risultanze sono descritte in un verbale che, insieme con le
proprie osservazioni e rilievi, viene rimesso all’assessore competente che ne
riferisce alla Giunta per gli eventuali provvedimenti di competenza, da
adottarsi sentito il collegio dei revisori.
Titolo
VI
Disposizioni transitorie e finali
Abrogazione
e modifiche norme regolamentari preesistenti
Modifiche
Statutarie
1.
Le modifiche statutarie e l’entrata in vigore delle
stesse, sono soggette alla stessa disciplina legislativa prevista per
l’approvazione dello Statuto.
2.
Nessuna iniziativa per la modifica dello Statuto è
ammessa se non siano trascorsi almeno sei mesi dall’entrata in vigore del
presente Statuto e, in ogni caso, dall’ultima modifica.
3.
L’iniziativa di modifica respinta dal Consiglio
comunale non può essere rinnovata nel corso della durata in carica dello stesso
Consiglio.
Art. 1 Autonomia
Statutaria
Art. 2 Finalità
Art. 3 Territorio
e Sede comunale
Art. 4 Stemma e Gonfalone
Art. 5 Consiglio comunale dei ragazzi
Art. 6 Programma e cooperazione
Capo I Organi e loro attribuzioni
Art. 7 Organi
Art. 8 Deliberazioni
degli organi collegiali
Art. 9 Consiglio
comunale
Art. 9 ter Ufficio di presidenza
Art. 10 Commissioni
consiliari permanenti
Art. 11 Consiglieri
Art. 12 Diritti
e doveri dei consiglieri
Art. 13 Gruppi
consiliari
Art. 14 Sindaco
Art. 15 Attribuzioni
di amministrazione
Art. 16 Attribuzioni
di vigilanza
Art. 17 Attribuzioni
di organizzazione
Art. 18 Vice
Sindaco
Art. 19 Mozione
di sfiducia
Art. 20 Giunta
comunale
Art. 21 Composizione
Art. 22 Nomina
Art. 23 Funzionamento
della Giunta
Art. 24 Competenze
Capo I Partecipazione e
decentramento
Art. 25 Partecipazione
popolare
Capo II Associazionismo e
volontariato
Art. 26 Associazionismo
Art. 27 Diritti
delle Associazioni
Art. 28 Contributi
alle Associazioni
Art. 29 Volontariato
Capo III Modalita’ di partecipazione
Art. 30 Consultazioni
Art. 31 Petizioni
Art. 32 Proposte
Art. 33 Referendum
Art. 34 Accesso
agli atti
Art. 35 Diritto
di informazione
Art. 36 Istanze
Capo IV Difensore civico
Art. 37 Nomina
Art. 38 Decadenza
Art. 39 Funzioni
Art. 40 Facoltà
e prerogative
Art. 41 Relazione
annuale
Art. 42 Indennità
di funzione
Capo V Procedimento amministrativo
Art. 43 Diritto
di intervento nei procedimenti
Art. 44 Procedimenti
a istanza di parte
Art. 45 Procedimenti
a impulso di ufficio
Art. 46 Determinazione
del contenuto dell’atto
Art. 47 Obiettivi
dell’attività amministrativa
Art. 48 Servizi
pubblici comunali
Art. 49 Forme
di gestione dei servizi pubblici
Art. 50 Aziende
speciali
Art. 51 Struttura
delle aziende speciali
Art. 52 Istituzioni
Art. 53 Società
per azioni o a responsabilità limitata
Art. 54 Convenzioni
Art. 55 Consorzi
Capo I Uffici
Art. 56 Principi
strutturali e organizzativi
Art. 57 Organizzazione
degli uffici e del personale
Art. 58 Regolamento
degli uffici e dei servizi
Art. 59 Diritti
e doveri dei dipendenti
Capo II Personale direttivo
Art. 60 Direttore
generale
Art. 61 Compiti
del direttore generale
Art. 62 Funzioni
del direttore generale
Art. 63 Responsabili
degli uffici e dei servizi
Art. 64 Responsabilità
penale, civile, contabile e
polizze
assicurative di amministratori,
dirigenti
e personale comunale
Art. 65 Funzioni
dei responsabili degli uffici e
dei
servizi
Art. 66 Collaborazioni
esterne
Art. 67 Ufficio
di indirizzo e di controllo
Art. 68 Controllo
interno
Capo III Il Segretario comunale
Art. 69 Segretario
comunale
Art. 70 Funzioni
del Segretario comunale
Art. 71 Vice
Segretario comunale
Capo IV La responsabilità
Art. 72 Responsabilità degli amministratori
e
del personale
Capo V Finanza e contabilità
Art. 73 Ordinamento
Art. 74 Attività
finanziaria del comune
Art. 75 Amministrazione
dei beni comunali
Art. 76 Bilancio
comunale
Art. 77 Rendiconto
della gestione
Art. 78 Attività
contrattuale
Art. 79 Revisore
dei conti/Collegio dei revisori dei conti
Art. 80 Tesoreria
Art. 81 Controllo
economico della gestione
Art. 82 Abrogazione
e modifiche norme regolamentari preesistenti
Art. 83 Modifiche
statutarie